11 Dicembre 2017
UE, INDUSTRIA ALIMENTARE CONTRO IL 96% DEI CONSUMATORI

Il reclamo dell'organizzazione dell'industria alimentare europea va contro l’interesse del 96% dei consumatori, che chiedono venga scritta sull’etichetta in modo chiaro e leggibile l’origine degli alimenti. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il reclamo ufficiale presentato dall'organizzazione dell'industria alimentare europea FoodDrinkEurope alla Commissione Ue contro l'Italia per l'adozione dei decreti sull'indicazione obbligatoria di origine per il grano, riso e pomodoro.

«Non si può impedire ai consumatori di conoscere la verità privandoli di informazioni importanti – denuncia la Coldiretti – come quella di sapere se nella pasta che si sta acquistando è presente o meno grano canadese trattato in preraccolta con il glifosate proibito sul grano italiano, o se il riso viene dai campi della Birmania sequestrati alla minoranza Rohingya contro la quale è in atto una pulizia etnica o ancora se il concentrato di pomodoro proviene dalla Cina, ai vertici mondiali per l’insicurezza alimentare».

L’Italia, che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità, ha il dovere - conclude la Coldiretti - di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie per garantire trasparenza dell’informazione e scelte di acquisto libere e consapevoli per i consumatori.

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