8 Maggio 2021
TERREPADANE, GARANTIRE DIRITTO DI VOTO, SERVE GESTIONE PIU’ DEMOCRATICA

Un unico seggio a Piacenza per oltre 1.300 soci, di cui circa la metà costretti a fare centinaia di chilometri di strada per poter votare, senza nemmeno avere la possibilità di delega. Lo denuncia Coldiretti Pavia nel commentare le procedure adottate dai vertici del Consorzio Terrepadane in vista delle imminenti elezioni di rinnovo cariche sociali.

«Una scelta - spiega Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia - frutto di una decisione ufficialmente motivata con la volontà di ridurre il pericolo di contagio da Covid 19 ma che, di fatto, rischia solo di aumentarlo. Nonostante noi avessimo chiesto con forza - dice ancora Stefano Greppi - di mantenere dei seggi elettorali diffusi su tutto il territorio del Consorzio così come fatto in precedenza, o di esercitare il diritto di delega, i vertici hanno deciso di accentrare tutto a Piacenza».

Tutto questo a pochi giorni dalle elezioni. «È una situazione inaccettabile - afferma ancora il Presidente di Coldiretti Pavia - che non garantisce il diritto di voto e non tutela i soci, che invece dovrebbero essere messi al centro delle attività del Consorzio, specialmente in occasioni importanti come il rinnovo delle cariche».

La discrezionalità nelle procedure volute dai vertici mina la credibilità e la reputazione del Consorzio. «È necessaria una gestione più democratica - conclude Stefano Greppi - per tutelare l’esistenza stessa di Terrepadane». 

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