14 Aprile 2016
TERRE D’OLTREPÒ, PRANDINI: “FACILE PARLARE, NOI IN PRIMA LINEA PER IL FUTURO DELLE IMPRESE”

14 aprile ’16
Cs-30_2016_04_14

Terre d’Oltrepò, Prandini: “Facile parlare,
noi in prima linea per il futuro delle imprese”

Pirola: “Le strumentalizzazioni inutili non portano a risultati concreti. Il nostro unico obiettivo è garantire un futuro migliore all’Oltrepò Pavese”

“Il nostro unico obiettivo è fare il bene delle aziende agricole oneste e garantire un futuro migliore all’Oltrepò Pavese, evitando strumentalizzazioni inutili che non portano a risultati concreti”. Wilma Pirola, Presidente di Coldiretti Pavia, torna così sulla vicenda della cantina di Broni, condividendo in pieno le parole già espresse da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia. “E’ troppo facile parlare mentre noi siamo in prima linea e lavoriamo per garantire un futuro alla viticoltura dell’Oltrepò – dice Ettore Prandini – L’unica risposta possibile a chi strumentalizza una vicenda giudiziaria che rischia di avere conseguenze molto gravi è il nostro impegno quotidiano al fianco di tutti quegli agricoltori che lavorano onestamente per valorizzare il territorio”. Così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, torna sulla vicenda della cantina di Broni.

“Le polemiche inutili le lasciamo a chi guarda il dito e non la luna – afferma Prandini – Nel Cda di Terre d’Oltrepò siamo entrati per ultimi, per senso di responsabilità e per garantire correttezza e trasparenza, oltre che per assicurare un futuro alla cantina che è la realtà più significativa della viticoltura lombarda”. “Siamo stati chiamati dalla cooperativa stessa – precisa il Presidente di Coldiretti Lombardia – e non potevamo far finta di niente, per rispetto di tutti gli agricoltori onesti che sono la stragrande maggioranza e che vedono il loro lavoro non solo come una fonte di reddito ma anche come un motivo di orgoglio personale e per il territorio. È proprio nell’interesse di queste persone e delle loro famiglie che sarebbe meglio garantire una continuità nella gestione della cantina evitando il commissariamento”.

“Il nostro impegno all’interno del Consiglio di amministrazione è condiviso da Confcooperative – continua Ettore Prandini – Vogliamo garantire la trasparenza assoluta in tutta la filiera, anche grazie a un progetto di mappatura dei vigneti, lavorando al fianco delle istituzioni e delle realtà locali. Laddove dovessero emergere posizioni di responsabilità o comportamenti illeciti a carico di singoli, questi saranno chiamati a risponderne direttamente”. “Anche in passato Coldiretti ha sempre espresso il suo scetticismo nei confronti di comportamenti ambigui, mentre altri stavano zitti. Forse perché a loro andava bene così? – continua il Presidente di Coldiretti Lombardia – Fin dall’inizio della vicenda giudiziaria la nostra Organizzazione si è schierata al fianco delle tante imprese agricole che lavorano per il bene del territorio. E’ soltanto grazie all’impegno quotidiano che abbiamo garantito una vendemmia che all’inizio sembrava in pericolo e che invece è stata portata a termine”. “Ora che le indagini sono chiuse – conclude Prandini – è necessario chiarire al più presto i fatti e le responsabilità delle persone coinvolte. Nel frattempo noi continuiamo a lavorare senza fare sterili strumentalizzazioni, ma per garantire un futuro migliore alla viticoltura dell’Oltrepò Pavese”.

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