9 Giugno 2017
RISO, APPROVATA RIFORMA MERCATO INTERNO, COLDIRETTI: “PASSO AVANTI IMPORTANTE”

«La mobilitazione di Coldiretti per salvare il riso italiano ha ottenuto un altro, importante risultato.  Dopo che è stata notificata a Bruxelles la procedura per introdurre l’etichettatura obbligatoria per il riso, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche la riforma del mercato interno del riso. E’ un passo avanti importante, che aggiorna finalmente una normativa che risaliva al 1958 e che porterà a una più efficace valorizzazione delle varietà italiane».

Così Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia, commenta l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo recante disposizioni concernenti il mercato interno del riso, in attuazione della delega prevista dal Collegato agricoltura. «In un mercato che sta assistendo ad un crollo dei prezzi sotto i costi di produzione anche su varietà per il consumo interno come Arborio e Carnaroli per effetto degli squilibri di mercato legati all'importazioni a dazio zero – sottolinea ancora il presidente di Coldiretti Pavia – la possibilità di poter avere una diversificazione di denominazione va da un lato a vantaggio del  produttore e dall’altro del consumatore, che avrà la possibilità di scegliere il riso che più gradisce con una giusta remunerazione agli agricoltori italiani».

L’Italia è il primo produttore europeo di riso su un territorio di 237mila ettari coltivato da 4263 aziende, per una produzione di 1,58 miliardi di chili. E un ruolo importantissimo è quello di Pavia, prima provincia risicola d’Europa con quasi 85mila ettari coltivati a risaia e 1500 aziende risicole. La produzione nazionale - spiega la Coldiretti - sarebbe più che sufficiente per coprire i consumi interni, ma si preferisce speculare sulle importazioni low cost ad alto rischio che affossano le quotazioni del Made in Italy.

«Sia l’introduzione dell’etichettatura obbligatoria sia la riforma del mercato interno sono provvedimenti fortemente voluti e sostenuti da Coldiretti, l’unica Organizzazione professionale agricola in grado di portare nelle sedi più adeguate le battaglie per garantire il giusto reddito alle aziende agricole – spiega Rodolfo Mazzucotelli, direttore di Coldiretti Pavia – E bisogna anche sottolineare che, secondo la consultazione online promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, ben l’81,5% degli italiani vorrebbe conoscere in etichetta l’origine del riso che acquista. Occorre quindi accelerare la procedura avviataa Bruxelles, con la formale notifica del decreto dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per il riso».

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