9 gennaio 2014
La riforma della PAC
e i riflessi sull’agricoltura pavese
A Landriano l’incontro organizzato da Coldiretti Pavia
per chiarire le novità della Politica Agricola Comune
Greening e pagamenti di base, contributi ai giovani agricoltori e domanda unica. Sono tante le novità portate dalla nuova PAC, e riguarderanno anche gli agricoltori pavesi.
Per questo Coldiretti Pavia ha deciso di organizzare un secondo convegno sulla riforma della Politica Agricola Comune. L’incontro si svolgerà a Landriano il 17 gennaio 2014: alle 14.30 nell’auditorium del nuovo complesso scolastico (via Bertolt Brecht 1) saranno Pietro Sandali (capo area Azione Economica, Confederazione Nazionale Coldiretti) e Paolo Abballe (capo servizio Grandi Colture, Confederazione Nazionale Coldiretti) ad illustrare tutte le novità previste per il settennato 2014/2020.
Il convegno del 17 gennaio, organizzato con il patrocinio dell’assessorato all’Agricoltura del Comune di Landriano, segue a quello che si era tenuto in precedenza a Pavia e a cui avevano partecipato oltre trecento agricoltori provenienti da tutta la provincia. All’incontro di Landriano ne seguiranno anche altri nelle prossime settimane, a partire da un seminario in Lomellina e ad altri incontri informativi che saranno organizzati in Oltrepò.
“Coldiretti ha già fatto la sua parte nei mesi passati – sottolinea Giuseppe Ghezzi, presidente di Coldiretti Pavia – riuscendo a far migliorare nettamente la proposta iniziale dell’Unione Europea e a far introdurre una riforma della PAC che va verso la sussidiarietà. Ora tocca agli Stati membri applicare le misure previste secondo i propri modelli di sviluppo agricolo, e scegliere come ripartire i fondi europei”. “Questa è un’ulteriore opportunità per migliorare ancora, attraverso i decreti attuativi, questa riforma della Politica Agricola Comune – aggiunge Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Pavia –. Una riforma che deve riconoscere il valore delle vere imprese e di coloro che davvero vivono di agricoltura, premiando il lavoro, la qualità, i giovani e il vero Made in Italy”.