L'eccezionale ondata di gelo che si è abbattuta sull'Oltrepò Pavese rischia di aver irrimediabilmente compromesso alcune produzioni agricole d'eccellenza della Provincia di Pavia. E' quanto sottolinea Coldiretti Pavia in una lettera indirizzata alla Regione Lombardia, in cui si chiede di porre la massima attenzione a un fenomeno che rischia di avere gravi ripercussioni non soltanto sul settore agricolo, ma sull’intera filiera e sull’indotto.

Le gelate improvvise, infatti, non hanno risparmiato neanche una coltura, colpendo duramente in Val di Nizza e in Valle Staffora dove si concentra la produzione di frutta della provincia di Pavia. Le aziende agricole che coltivano mele, pere, ciliegie, albicocche, pesche e fragole hanno riportato perdite vicine al 100 per cento. Danni pesantissimi, dovuti anche al fatto che le piante si trovavano in uno stadio anticipato rispetto al normale sviluppo vegetativo a causa delle temperature più alte della media registrate nel mese di marzo.

Non soltanto la frutta è stata danneggiata: anche interi vigneti sono stati completamente distrutti dall'improvviso calo delle temperature. Gli uffici e i tecnici di Coldiretti, che si sono subito attivati per il monitoraggio e l’assistenza alle aziende vitivinicole, hanno ricevuto segnalazioni di danni fino all'80-90 per cento. Il gelo ha colpito in quasi tutto il territorio oltrepadano. «La situazione è ancora in corso di valutazione e molto dipenderà dall’evoluzione del meteo nei prossimi giorni - sottolineano Wilma Pirola e Rodolfo Mazzucotelli, presidente e direttore di Coldiretti Pavia - Ma di certo l’eccezionale fenomeno atmosferico che si è verificato in questi giorni potrebbe causare di un’importante compromissione della produzione lorda vendibile del comparto agricolo dell’intero Oltrepò Pavese».