Il vento forte e le grandinate che si sono abbattute su Casorate Primo nella serata di ieri, lunedì 5 giugno, hanno danneggiato anche le produzioni agricole. «Sono state pesantemente colpite le coltivazioni di mais e di soia - spiegano i tecnici di Coldiretti Pavia, che si sono subito mobilitati per monitorare la situazione - Le valutazioni sono ancora in corso, ed è difficile al momento avere una stima precisa dei danni».
La grandinata e il vento, infatti, hanno colpito la zona al confine tra le province di Pavia e Milano. «Nell’attuale fase stagionale - spiegano ancora i tecnici di Coldiretti Pavia - la grandine è l’evento più temuto dagli imprenditori agricoli, a causa dei danni irreversibili che provoca ai raccolti distruggendo mesi e mesi di lavoro».
Dalla Lombardia al Triveneto nubifragi violenti, bombe d’acqua e grandine con chicchi come noci hanno colpito a macchia di leopardo le coltivazioni prossime alla raccolta che fa salire ad oltre il miliardo i danni provocati dalla pazza primavera nei campi. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della brusca ondata di maltempo che ha colpito frutteti, vigneti, ortaggi, fieno e grano. La grandine ed il vento forte – sottolinea la Coldiretti - hanno anche abbattuto alberi, steso interi campi di grano e scoperchiato serre.
Sono gli effetti di una pazza primavera – sostiene la Coldiretti - con l’alternarsi in pochi mesi di caldo anomalo, gelate e siccità, bombe d’acqua e grandinate violente. Una ulteriore dimostrazione della tendenza ai cambiamenti climatici con gli eventi estremi hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro secondo la Coldiretti nel corso di un decennio.