23 luglio '14 Cs-64_14_07_23
Lago Maggiore, scongiurato il rischio siccità
grazie all’intesa sui livelli promossa da Coldiretti
«Grazie a questa intesa sui livelli del lago Maggiore potremmo continuare a mantenere l’agricoltura di pregio della nostra provincia, da quella risicola a quella maidicola». Con queste parole Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia, commenta la decisione di riportare i livelli del lago Maggiore a un metro e venticinque centimetri sopra lo zero idrometrico. «Siamo molto soddisfatti, perché la decisione presa in sede di Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po è frutto del lavoro portato avanti da Coldiretti – sottolinea Wilma Pirola – Grazie a questo accordo siamo riusciti a garantire risorse idriche al territorio pavese, e a scongiurare ogni possibile rischio di scarsità d’acqua».
Negli ultimi anni il livello del lago Maggiore è sempre stato tenuto in via sperimentale fra il metro e 20 centimetri e il metro e mezzo, per garantire sia l’apporto d’acqua alla rete irrigua della pianura sia la navigabilità del lago. Il tutto senza alcun tipo di problema per i residenti della Svizzera. Ma nel maggio scorso il ministero dell’Ambiente aveva chiesto di sospendere questa sperimentazione, da cui dipende anche l’irrigazione dei terreni agricoli del Pavese e della Lomellina. Ora la decisione dell’Autorità di Bacino del fiume Po riporta i livelli del lago a 125 centimetri. «Si tratta di un risultato che come Coldiretti abbiamo fortemente richiesto – dice il presidente di Coldiretti Pavia – e che nasce da uno sforzo congiunto delle istituzioni in collaborazione con gli enti di bonifica e con gli agricoltori».
Tra i protagonisti di questo importante risultato anche il Parco lombardo della Valle del Ticino e il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, il ministro dell’Agricoltura Martina, il ministro dell’Ambiente Galletti e il presidente regionale di Coldiretti Ettore Prandini. «Ora ci auguriamo – sottolinea Coldiretti – che entro l’anno si possa convocare un tavolo di discussione italo-svizzero per addivenire quanto prima a un’ulteriore intesa, che permetta di ufficializzare la sperimentazione di +1,50 metri sullo zero idrometrico di Sesto Calende». Tra i più soddisfatti per la conclusione positiva di questa prima fase di accordi sulla c’è Alessandro Folli, presidente del Consorzio del Ticino. «Mi auguro che la concertazione tra i due Stati possa sortire presto una conclusione positiva – dice Folli – nell’interesse di tutti gli enti e di tutti gli utenti che usufruiscono dell’acqua del lago».