12 Settembre 2017
“LA VIA DEL CARNAROLI”, UN PROGETTO PER UNA FILIERA RISICOLA DI QUALITÀ

Il progetto "La Via del Carnaroli" sarà uno dei protagonisti dell'Autunno Pavese 2017: tutti i risotti della più importante manifestazione enogastronomica della provincia di Pavia saranno realizzati con il riso Carnaroli da Carnaroli Pavese.

Pavia, con oltre 84mila ettari coltivati a risaia, è la prima provincia risicola d'Europa. Qui vengono coltivate differenti varietà di riso. Tra queste, il Carnaroli nasce nel 1945 dall’incrocio con la varietà Vialone e Lencino: si tratta di un riso che appartiene alla varietà Japonica, dal chicco particolarmente allungato e dal colore perlato.

Grazie all’alto contenuto di amilosio il riso Carnaroli è molto resistente ed elastico: durante la cottura non scuoce e rimane compatto, caratteristica che lo rende perfetto per risotti di alta qualità. Per le sue preziose qualità organolettiche il riso Carnaroli è apprezzato in tutte le cucine, da quelle dei grandi chef a quelle della “casalinga di Voghera”. Non a caso, infatti, si è guadagnato sul campo il soprannome di “principe dei risi e dei risotti”.

Ma oggi sotto il nome commerciale di Carnaroli possono essere legittimamente vendute anche altre varietà di riso. Queste sono derivate dalla pianta “originale” del Carnaroli sviluppata nel ’45: tra queste vi sono il Karnak, il Carnise, il Caravaggio e altri derivati, che appartengono alla stessa classe merceologica. Il Carnaroli “originale”, chiamato più correttamente “Carnaroli da semente Carnaroli”, viene però ancora coltivato dai risicoltori italiani. E in provincia di Pavia si  trovano 6 mila dei 9 mila ettari coltivati in tutta Italia a Carnaroli da semente Carnaroli.

Per questo è nato il Progetto “La Via del Carnaroli” realizzato dalla Camera di Commercio di Pavia su proposta di Coldiretti Pavia, un’iniziativa che ha anticipato i concetti inseriti nella nuova legge del mercato interno del riso. Lo scopo del Progetto è la valorizzazione del Carnaroli da semente Carnaroli, uno dei prodotti agroalimentari di punta del territorio pavese, attraverso un percorso di certificazione di filiera UNI EN ISO 22005. La certificazione è stata realizzata da un Ente esterno e indipendente, a garanzia della tracciabilità e dell’autenticità della filiera del riso Carnaroli da semente Carnaroli coltivato in provincia di Pavia. Grazie al Progetto “La Via del Carnaroli”, dunque, il consumatore finale può essere sicuro del riso che sta acquistando, certificato dal seme al piatto.

I numeri

  • 28 aziende aderenti al Progetto “La Via del Carnaroli” (di cui 4 con pileria aziendale) sul territorio di Lomellina e Pavese
  • 500 ettari seminati a Carnaroli da semente Carnaroli
  • 26.600 ql di risone prodotti (53 ql/ha)

Gli obiettivi

  • Garantire la qualità - “La Via del Carnaroli” è un progetto realizzato della Camera di Commercio di Pavia su proposta di Coldiretti Pavia per la valorizzazione della filiera agroalimentare pavese del riso Carnaroli da semente Carnaroli. • Preservare la filiera - La filiera del Progetto “La Via del Carnaroli” è certificata da CSQA sulla base della norma ISO 22005. CSQA è un Ente di Certificazione esterno e indipendente, leader nei settori dell’agroalimentare per la certificazione volontaria di filiera.
  • Tutelare i produttori - La giusta valorizzazione del prodotto che deriva dalla Certificazione di Tracciabilità dei prodotti alimentari è un’esigenza strategica per la filiera agro-alimentare, per il valore aggiunto che da essa ricava il prodotto finito.
  • Tutelare il consumatore - Il marchio depositato “Carnaroli da Carnaroli pavese” garantisce che in quella scatola si trovi soltanto riso Carnaroli da semente Carnaroli, coltivato nelle risaie della provincia di Pavia.

     

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