10 Luglio 2014
LA RIVOLTA DEGLI AGRICOLTORI PER SALVARE IL RISO ITALIANO

LA RIVOLTA DEGLI AGRICOLTORI
PER SALVARE IL RISO ITALIANO

Domani, venerdì 11 luglio 2014, la Coldiretti scende in piazza a Milano. Presenti anche 500 agricoltori pavesi e decine di sindaci da tutta la provincia

Esplode la rabbia dei risicoltori italiani, schiacciati dalle speculazioni sull’import di prodotto dai Paesi asiatici e piegati dai sempre più risicati margini di guadagno. Anche il riso pavese è in pericolo: per questo anche 500 agricoltori di Coldiretti Pavia hanno deciso di scendere in piazza. Domani, venerdì 11 luglio 2014, dalle ore 9 risicoltori e mondine provenienti da tutta la Lombardia occuperanno via Melchiorre Gioia, a Milano (nel tratto che costeggia Piazza Città di Lombardia) per gridare alle istituzioni e all’opinione pubblica la loro indignazione per una situazione non più tollerabile. In piazza insieme agli agricoltori pavesi e lombardi ci sarà anche una delegazione formata da alcune decine di sindaci provenienti da tutta la provincia di Pavia: amministratori che hanno già dato la loro disponibilità a partecipare alla mobilitazione della Coldiretti a testimonianza dell’importanza che il comparto risicolo ha per l’intero territorio pavese.

Il riso italiano infatti rischia di scomparire a causa delle speculazioni su quello asiatico, con le importazioni agevolate a dazio zero dalla Cambogia che nel 2014 hanno avuto un boom del 360% nel primo trimestre,mentre si sono moltiplicati i pericoli per la salute con il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) che ha effettuato quasi una notifica a settimana per la presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie, nel primo semestre. “Le speculazioni sull'import – spiega Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – stanno mettendo fuori gioco i produttori italiani e pavesi. Ma quello delle importazioni dalla Cambogia è soltanto uno dei problemi della nostra  risicoltura, che ha bisogno anche di una riforma dell’Ente Risi e di un’unica Borsa Merci nazionale, oltre che di una nuova legge per il mercato interno e dell’etichettatura di origine per tutelare la salute dei consumatori”.

Anche in provincia di Pavia, dove ci sono oltre 1500 aziende risicole, gli scarsi margini di guadagno hanno già convinto molti agricoltori ad abbandonare questa coltivazione a favore di altre più redditizie. Le superfici investite continuano a diminuire, e migliaia di addetti rischiano di perdere il lavoro. Dal 2010 in Lombardia hanno chiuso quasi 360 aziende. In provincia di Pavia si sono persi quasi 15mila ettari (passando da 88.539,18 a 73.870,1 pari a un calo del 16,6%). Nel Milanese il calo ha superato il 22% (da 14.865,81 a 11.529,26), a Mantova si è scesi da 1.529,41 a 904,5 ettari (-40,9%). Anche il Lodigiano ha sofferto molto: qui le superfici coltivate a riso si sono praticamente dimezzate (passando da 2.248,92 a 1.088,96 ettari). “Non è solo un problema economico – spiega Ettore Prandini,presidente di Coldiretti Lombardia e da ieri vice presidente nazionale di Coldiretti – ma anche sociale. Bisogna intervenire subito, se non vogliamo far chiudere un intero settore produttivo: è necessario rivedere le norme e garantire la tracciabilità del prodotto, che ora non è obbligatoria, per la tutela dei consumatori”.

Per questo, durante la mattinata di domani, venerdì 11 luglio, una delegazione della Coldiretti Lombardia guidata dal presidente regionale Ettore Prandini insieme anche al presidente provinciale Wilma Pirola incontrerà l’intera giunta regionale, alla presenza del governatore Roberto Maroni e dell’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, per presentare il dossier per dare un futuro al riso italianoUn dossier che oggi, giovedì 10 luglio 2014, alle ore 13 sarà stato consegnato anche al prefetto di Pavia, Peg Strano Materia. "Chiediamo una clausola di salvaguardia e una nuova regolamentazione del commercio interno – spiega ancora il presidente di Coldiretti Pavia – una revisione del funzionamento delle Borse Merci e una corretta valutazione da parte del Governo sull’operatività dell’Ente Nazionale Risi”. Durante la manifestazione gli agricoltori insieme alle mondine distribuiranno duemila pacchetti di riso, e verrà anche offerta una degustazione di risotto allo zafferano.

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