29 Ottobre 2015
COLDIRETTI, IL SALAME DI VARZI SFIDA L’OMS

29 ottobre ’15
Cs-51_2015_10_29

COLDIRETTI, IL SALAME DI VARZI SFIDA L’OMS

Expo, panino da record di 3 metri con i migliori salumi dop

Un panino da record, preparato con una pagnotta di pane di Altamura lunga 3 metri e farcita con i migliori salumi Dop della tradizione italiana, tra cui anche con il salame di Varzi a denominazione di origine protetta. E’ la scena che si sono trovati davanti oggi i visitatori di Expo Milano 2015, dove gli allevatori e i produttori della Coldiretti sono scesi in campo con la “Giornata della carne italiana”.

Davanti al suo Padiglione “No farmers no party” la Coldiretti ha allestito una grande esposizione dei salumi regionali a denominazione di origine, dopo la diffusione delle studio dell’Oms sul consumo della carne rossa. E in mostra sul Cardo, tra il prosciutto di Parma e la coppa piacentina, c’era anche il salame di Varzi. «Abbiamo contribuito a sgombrare il campo dall’allarmismo ingiustificato sul consumo di carne in Italia, facendo chiarezza sulle caratteristiche del sistema produttivo Made in Italy e sulle sue specifiche caratteristiche qualitative – spiega Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – Le carni Made in Italy, infatti, sono più sane, perché magre, perché non trattate con ormoni e perché ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali».

Anche per il salame di Varzi, infatti, è necessario rispettare precisi disciplinari di produzione che regola tutti gli aspetti dall’allevamento alla produzioni, dall’alimentazione degli animali fino alla trasformazione. Disciplinari che ne assicurano qualità e tracciabilità, e che garantiscono la sicurezza alimentare per i consumatori. «Non possiamo permetterci il dilagare di psicosi sulla qualità delle nostre eccellenze – dice ancora il presidente di Coldiretti Pavia – Gli allarmi sono già costati al Made in Italy quasi 12 miliardi di euro negli ultimi 15 anni. E mentre gli scandali minano la nostra sicurezza a tavola, i falsi allarmi mettono a rischio il reddito delle nostre imprese». «Per questo – conclude Wilma Pirola – l’unico modo per tutelare consumatori e produttori è soltanto l’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi».

pavia@coldiretti.it - www.pavia.coldiretti.it

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