30 Aprile 2024
COLDIRETTI, CENTINAIA DI AGRICOLTORI IN ASSEMBLEA A PAVIA PER GLI 80 ANNI DELL’ORGANIZZAZIONE

30 aprile 2024

Giornata Orgoglio Coldiretti: centinaia di agricoltori a Pavia
per gli 80 anni della più importante Organizzazione agricola italiana

Nel corso dell’Assemblea che si è svolta al Collegio Nuovo premiati
il Socio più anziano di Coldiretti Pavia (101 anni) e il più giovane (21)

Una giornata di impegno e mobilitazione da Nord al Sud del Paese, durante la quale si è discusso delle sfide e delle opportunità che il settore agricolo sta affrontando. Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando fino alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole. Di tutto questo (e di molto altro) si è parlato al Collegio Nuovo di Pavia, dove stamattina si è celebrata la Giornata Nazionale dell’Orgoglio Coldiretti.

Centinaia di agricoltori provenienti da tutto il territorio pavese si sono riuniti nell’aula magna del Collegio universitario pavese, mentre in contemporanea in tantissime aziende agricole sventolavano le bandiere gialle di Coldiretti. Oggi, infatti, in tutta Italia si sono celebrati gli 80 della più importante Organizzazione agricola italiana: in contemporanea a quella che si è svolta a Pavia, sono state un centinaio le assemblee che si sono tenute in tutta Italia, con oltre 50 mila agricoltori coinvolti dal nord al sud del Paese.

«Ci siamo riuniti con i nostri Soci per discutere delle sfide e delle opportunità che il settore agricolo sta affrontando e anche delle prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata in prima linea nei mesi che verranno – sottolinea Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – È stato un evento molto importante per la nostra Organizzazione, la più grande in Italia e in Europa e che festeggia quest’anno gli 80 anni dalla sua fondazione».

Per celebrare questo particolare anniversario, Coldiretti Pavia ha deciso di premiare simbolicamente il più anziano e il più giovane dei suoi Soci. Una speciale targa è stata consegnata a Lino Sturla, agricoltore di 101 anni compiuti: è lui il Socio più anziano di Coldiretti Pavia, che ancora oggi conduce la sua azienda agricola di quattro ettari coltivati a prato ed erba medica a Rocca Susella, sulle colline dell’Oltrepò Pavese. «Viene regolarmente negli uffici di Coldiretti Voghera per presentare tutte le pratiche e le domande relative alla sua attività, e quest’anno ha compilato anche il censimento dell’agricoltura – spiegano dagli uffici di Coldiretti – E la patente del trattore l’ha rinnovata nel 2022, perché non rinuncerebbe mai a lavorare nei suoi campi».

Di appena 21 anni, Giulio Ranucci è invece il Socio più giovane di Coldiretti Pavia, ma ha scelto di dedicare la sua vita alla salvaguardia delle razze più antiche. Il giovane allevatore di Pietragavina, infatti, ha deciso di allevare nella sua azienda agricola una dozzina di Cabannine, una razza di mucche in via di estinzione di cui rimangono soltanto 700 esemplari in tutta Italia. Ranucci lascia le sue vacche libere di pascolare sulle colline dell’Oltrepò Pavese, dove alleva anche cavalli Merens (anche questi una razza in via di estinzione) e dove coltiva anche prati e frutteti.

«Questa è da sempre la forza di Coldiretti, avere uno sguardo al passato ma guardando al futuro – sottolinea ancora Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – Per questo motivo, oltre a celebrare il nostro ottantesimo compleanno, durante la Giornata nazionale dell’Orgoglio Coldiretti abbiamo voluto anche condividere i primi risultati raggiunti anche con la nostra mobilitazione al Brennero, dove siamo stati nelle scorse settimane». Tra i temi al centro dell’incontro al Collegio Nuovo, infatti, c’è stata anche la necessità di garantire trasparenza sull'origine degli alimenti grazie alla raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga l'indicazione chiara dell'origine su tutte le etichette alimentari.

«Non è più tollerabile assistere a scene come quelle vissute durante la protesta al Brennero una settimana fa – spiega Antonio Tessari, Direttore di Coldiretti Pavia - dove si è visto giungere prosciutti, concentrato di pomodoro, frutta e verdura che, dopo l'ultima trasformazione, diventavano sostanzialmente prodotti italiani, con le importazioni di cibi stranieri che hanno raggiunto nel 2023 il massimo storico: l'eliminazione del codice doganale per l'origine dei prodotti alimentari deve essere una priorità».

Nel corso dell’Assemblea che si è svolta oggi a Pavia si è parlato anche di cinghiali e fauna selvatica, un altro tema scottante per l’agricoltura pavese. «I danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati se non in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti – sottolinea ancora il Direttore di Coldiretti Pavia – Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto: per fare un esempio, un produttore di vino che ha avuto la vigna devastata da cinghiali si vedrà risarcire solo il semplice valore dell’uva». Ai danni alle coltivazioni si è aggiunto l’allarme della peste suina africana, la malattia non trasmissibile all’uomo che i 2,3 milioni di cinghiali oggi presenti sul territorio nazionale rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio e, con essi, un settore che tra produzione e indotto vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone. Da qui la richiesta che rimbalza da nord a sud dalle Assemblee Coldiretti: mettere un freno immediato alla proliferazione dei selvatici, dando la possibilità agli agricoltori di difendere le proprie terre. Mancano, infatti, i piani regionali straordinari di contenimento e strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione.

L’altro problema che pesa sui bilanci delle aziende agricole è il crollo dei prezzi pagati alla produzione in molti settori, dal riso al vino. «Coldiretti è stata la prima e unica associazione a denunciare una multinazionale perché aveva modificato unilateralmente gli accordi sul latte e non aveva pagato il prezzo pattuito agli allevatori – ribadisce Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – Dopo cinque mesi l’Ispettorato del Ministero ha sanzionato questa multinazionale dopo averne riscontrato la condotta sleale in centinaia di casi. Un fatto epocale per un’azione che gli agricoltori della Coldiretti vogliono ora estendere a tutte le filiere». Nel corso del convegno organizzato martedì 30 aprile da Coldiretti Pavia si è fatto anche il punto sulle nuove risorse per il mondo agricolo, dagli ultimi bandi del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia fino alle possibilità della campagna assicurativa 2024.

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