17 Settembre 2016
CINGHIALI, SCHIANTO MORTALE IN OLTREPÒ PAVESE: “BASTA, SERVONO MISURE RADICALI”

 Cinghiali, schianto mortale in Oltrepò Pavese
Wilma Pirola: “Basta, servono misure radicali”

 

«Ieri un agricoltore è morto, in un incidente d’auto causato da un cinghiale. Cosa bisogna ancora aspettare prima di fare qualcosa per risolvere un problema che è sotto gli occhi di tutti? È ora di dire basta. Non c’è più tempo da perdere: bisogna intervenire e organizzare dei piani radicali di contenimento di questi animali. Altrimenti la situazione può solo peggiorare».  Così Wilma Pirola, Presidente di Coldiretti Pavia, interviene dopo lo schianto mortale causato da un cinghiale in mezzo alla strada a Val di Nizza, Comune dell'Oltrepò Pavese.

Nell'incidente avvenuto venerdì notte ha perso la vita un agricoltore di 33 anni di Romagnese, Mario Crevani, titolare di un'azienda cerealicola e foraggera. «Siamo sgomenti per quanto accaduto - continua il presidente di Coldiretti Pavia - e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia toccata da questa terribile tragedia». In provincia di Pavia si verificano in media una ventina di incedenti all'anno causati dagli animali selvatici, e la maggior parte sono concentrati in Oltrepo Pavese.

Nel giro di dieci anni – stima la Coldiretti - in Italia i cinghiali sono raddoppiati, superando il livello record di un milione di esemplari, mettendo a rischio non solo le produzioni agricole ma anche la sicurezza stradale di tutti gli automobilisti. In Lombardia ogni anno in media si verificano oltre 200 incidenti stradali causati da animali selvatici: il 25% dei danni è colpa dei cinghiali, mentre il 60% è il risultato di scontri con caprioli cervi e daini nelle zone di montagna, c’è poi un 3% di schianti con nutrie e quasi un 5% con le volpi.

In provincia di Pavia - spiega un’analisi della Coldiretti sui dati di Regione Lombardia - dal 2004 ad oggi sono quasi 800mila gli euro di danni per incidenti stradali dovuti ad animali selvatici. L'allarme riguarda anche le coltivazioni e i campi coltivati, che nello stesso periodo hanno avuto danni per quasi un milione e mezzo di euro. «Ma si pone anche e soprattutto un problema di sicurezza - conclude Wilma Pirola - Questi animali si stanno spingendo sempre più fuori dai boschi verso i campi coltivati, le abitazioni e le strade urbane. È necessario intervenire, per evitare che si ripetano ancora episodi tragici come quello dell'altra sera». In una decina d’anni – dice l’analisi di Coldiretti - in Lombardia la stima dei danni causati dagli animali selvatici ha raggiunto i 4 milioni di ero, con percentuali di incidenza a due cifre nelle province di Pavia (19,8%) e Varese (19,9%).

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