4 Dicembre 2013
CENTINAIA DI AGRICOLTORI PAVESI IN PRESIDIO AL BRENNERO E A REGGIO EMILIA

4 dicembre ’13                                                                                                                                                             Cs-66_13_12_04

Centinaia di agricoltori pavesi
in presidio al Brennero e a Reggio Emilia

Al via la “Battaglia di Natale” di Coldiretti
Cortei e blocchi dalle Alpi al Po per difendere il vero Made in Italy

Sono già centinaia le adesioni arrivate dai coltivatori e dagli allevatori pavesi alla “Battaglia di Natale”, la manifestazione in difesa del Made in Italy agroalimentare che oggi ha portato al Brennero e a Reggio Emilia migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia.
Alla mobilitazione indetta da Coldiretti per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane ha aderito massicciamente anche la federazione di Pavia: da stamattina prestissimo centinaia di allevatori e coltivatori pavesi si sono messi in marcia con pullman e auto verso il Brennero e Reggio Emilia.

Due infatti i centri nevralgici della protesta: il primo è il valico del Brennero, con il campo base nell’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada in direzione sud (Austria – Italia). Dalle 9 del mattino anche gli allevatori e i coltivatori pavesi presenti al valico hanno controllato autobotti, camion frigo e container per smascherare il "finto Made in Italy" diretto sulle tavole in vista del Natale all’insaputa dei consumatori, per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti.
“Andiamo al Brennero per difendere tutto il settore agroalimentare italiano”, spiega il presidente Giuseppe Ghezzi. “Perché se lo perdiamo possiamo dire addio a centinaia di aziende agricole e a migliaia di posti di lavoro”, aggiunge Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Pavia.
"Noi facciamo un prodotto sano, super controllato e garantito. Eppure ogni giorno perdiamo dei soldi a favore di prodotti stranieri di scarsa qualità", dice dal Brennero Angelo Pina, allevatore di Vidiguldo e presidente della locale sezione di Coldiretti. "Se andiamo male noi va male tutta la filiera, e si perdono centinaia e centinaia di posto di lavoro", aggiunge Valentino Sala, suinicoltore di Marcignago in presidio al valico del Brennero.
Il secondo fronte della "Battaglia di Natale" indetta da Coldiretti per difendere il Made in Italy agroalimentare è stato invece nel cuore della "Food Valley" italiana: a Reggio Emilia dalle 10.30, un corteo di oltre dieci mila agricoltori ha percorso le strade principali della città accompagnato da un centinaio di trattori. La manifestazione si è conclusa in Piazza S. Prospero, dove anche gli allevatori pavesi hanno alzato la voce per salvare il vero prosciutto e tutti gli altri prodotti italiani di alta qualità.
"Ogni giorno aziende come la nostra  sono costrette a chiudere i battenti, strozzate dai prezzi al di sotto dei costi di produzione che ci vengono imposti dall'alto", aggiunge Lorenzo Gambirasio, allevatore di Vigevano che ha partecipato al corteo di Reggio Emilia, affollato da oltre dieci mila coltivatori diretti provenienti da tutto il Centro-Nord.

pavia@coldiretti.it - www.pavia.coldiretti.it

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