28 Gennaio 2014
ARRIVANO GELO E NEVE, ALLARME PER FRUTTA E VERDURA

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Arrivano gelo e neve, allarme per frutta e verdura

Coltivazioni a rischio dopo un gennaio “caldo”
 In Oltrepò preoccupazione per il rischio frane

E’ allarme gelo per ortaggi e frutta, con il brusco abbassamento delle temperature e la perturbazione nevosa che tra mercoledì e giovedì dovrebbe colpire anche la provincia di Pavia. L’aria gelida porta con sé anche timori per i produttori di frutta e verdura, preoccupati dallo shock termico che potrebbero subire le piante dopo che i primi venti giorni di gennaio hanno fatto registrare una temperatura massima superiore di circa 3 gradi a quella media del periodo (analisi Coldiretti su dati Ucea, Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all'Agricoltura). Fino all’altro giorno infatti nelle ore più calde si sono sfiorati i 12 gradi. Mentre da domani le temperature dovrebbero scendere sotto lo zero durante la notte. E in Oltrepò Pavese si teme anche per il rischio frane, con le precipitazioni che potrebbero rimettere in movimento i recenti smottamenti.

Sulle colline è la neve a preoccupare maggiormente i frutticoltori, già alle prese con le abbondanti piogge cadute nei giorni scorsi. «I problemi più grandi potrebbero arrivare dall’aumento dell’acqua nel terreno – spiegano dall’azienda agricola Daniele Brignoli di Bagnaria, che produce mele e ciliegie –. Già oggi infatti il terreno non riesce a ricevere più acqua. E quando la neve si scioglierà le piante potrebbero soffrire di asfissia radicale». Anche l’ondata di freddo prevista dai metereologi non lascia tranquilli gli agricoltori oltrepadani. «Per colpa del maltempo non abbiamo potuto ancora iniziare con le potature», spiegano ancora dall’azienda della Valle Staffora.

L’ondata di maltempo desta preoccupazione anche in pianura. «A causa del caldo fuori stagione di gennaio si potrebbero avere complicazioni per coltura arboree – spiega Federico Costanzo, dell’azienda agricola di Rosasco “Il rotto” –. Se si riuscisse a evitare questa ondata di maltempo sarebbe meglio,  ma se arrivasse tra una ventina di giorni sarebbe ancora peggio. Ormai questi repentini sbalzi di temperatura capitano sempre più spesso». Tanto che gli agricoltori corrono ai ripari. «Dopo aver avuto parecchi problemi l’anno scorso, quando per colpa della pioggia e del freddo abbiamo perso quasi tutto il raccolto, quest’anno ho posticipato la semina dei legumi – dice Matteo Prandelli, i cui terreni si trovano tra Dorno, Gropello Cairoli e Pieve Albignola –. Il problema più grave per le coltivazioni tradizionali sono i passaggi repentini dal freddo al caldo o viceversa: è come iniziare a correre una maratona senza aver fatto alcun riscaldamento».

«L’andamento anomalo del mese di gennaio conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – conclude la Coldirettib – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per gelate tardive».

pavia@coldiretti.it - www.pavia.coldiretti.it

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