9 Settembre 2025
GIUBILEO, COLDIRETTI LOMBARDIA: A RHO CELEBRAZIONI PER ANNO SANTO CON DELPINI, CIBO SIA STRUMENTO DI PACE

9 settembre 2025

 

Giubileo, cibo come strumento di pace e speranza
Delpini celebra Anno Santo con agricoltori lombardi

La S. Messa con l’Arcivescovo di Milano preceduta dall’incontro intergenerazionale
con centinaia di coltivatori e allevatori da tutte le province del territorio

 

Il cibo non solo come nutrimento, ma anche come strumento sociale, veicolo di pace, condivisione e dialogo. Con questo spirito 400 imprenditori agricoli di Coldiretti Lombardia, provenienti da tutte le province della regione e anche dal territorio pavese, si sono ritrovati a Rho (Milano) per celebrare il Giubileo 2025 e per riflettere sul messaggio al centro dell’Anno Santo: quello di essere “Pellegrini di Speranza”.

Insieme agli agricoltori lombardi, al presidente e al direttore di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli e Giovanni Benedetti, anche l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini che ha celebrato la Santa Messa nel Santuario della Beata Vergine Addolorata, una delle chiese giubilari della Lombardia. La giornata – precisa la Coldiretti Lombardia – si è aperta al Centro Congressi Mantovani Furioli, adiacente al Santuario, con l’incontro intergenerazionale promosso dai movimenti dei giovani, delle donne e dei senior Coldiretti dal titolo “Coltivatori: produttori di cibo, ambasciatori di pace e speranza”.

Ad aprire i lavori, insieme ai saluti del sindaco di Rho Andrea Orlandi, i presidenti dei tre movimenti: Giovanni Bellei (Giovani Impresa Coldiretti Lombardia), Francesca Biffi (Donne Coldiretti Lombardia), Pierluigi Nava (Senior Coldiretti Lombardia). Presente anche il presidente nazionale dei Senior Coldiretti, Giorgio Grenzi.

Tra i relatori Daniele Taffon, referente della World Farmers Markets Coalition, l’organizzazione senza scopo di lucro fondata su iniziativa di Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, la cui missione è promuovere un modello di sviluppo sostenibile sul piano economico, ambientale e sociale attraverso il sostegno all’agricoltura familiare, la valorizzazione dei prodotti locali, la filiera corta e l’autodeterminazione degli agricoltori, con un’attenzione particolare al ruolo delle donne e dei giovani.

“Il modello dei mercati contadini di Campagna Amica si dimostra vincente e mutuabile negli altri Paesi – spiega Daniele Taffon, che è anche referente di Campagna Amica – non solo per creare nuovi spazi di vendita diretta, ma anche per valorizzare il tessuto sociale urbano, sostenere i piccoli produttori, promuovere un’alimentazione più consapevole e garantire ai consumatori prodotti freschi, locali e sostenibili. In un contesto geopolitico complesso – conclude – ogni nuovo mercato contadino rappresenta un ponte di pace, un luogo di scambio tra persone, culture e storie unite dalla solidarietà”.

A tre anni dall’inizio delle attività – precisa Coldiretti Lombardia - la World Farmers Markets Coalition, oggi riunisce già più di ottanta organizzazioni rappresentative degli agricoltori di 60 differenti Paesi, che complessivamente coinvolgono più di 20mila mercati contadini e 200 mila famiglie agricole, raggiungendo circa 300 milioni di consumatori. Con Daniele Taffon – prosegue la Coldiretti regionale – protagonisti dell’incontro intergenerazionale anche Don Nicola Macculi, consigliere ecclesiastico nazionale Coldiretti, e Don Matteo Vasconi, consigliere ecclesiastico Coldiretti per le province di Milano e Monza Brianza. Al centro dei loro interventi il messaggio del Giubileo della Speranza e il legame con l’agricoltura.

“Abbiamo voluto organizzare una giornata per celebrare il Giubileo come agricoltori lombardi – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – L’ Anno Santo che stiamo vivendo ci invita ad essere “Pellegrini di Speranza”. In un momento storico di grande instabilità vogliamo lanciare un messaggio che è quello della speranza della pace: l’agricoltura può e deve essere un punto di riferimento per costruire ponti tra le nazioni. Dove il cibo manca, o è oggetto di speculazioni, spesso nascono tensioni e conflitti; dove la terra è custodita e resa fertile, c’è cibo sano e giusto, cresce la stabilità delle comunità”.

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